Cómo cuidar los pies durante el Camino de Santiago

Come prendersi cura dei propri piedi durante il Cammino di Santiago

Come ogni buon pellegrino sa, i suoi arti inferiori sono i migliori alleati durante il pellegrinaggio.

Per questo motivo è molto importante sapere come prendersi cura dei propri piedi per intraprendere il Cammino di Santiago ed evitare così la comparsa di determinati dolori e lesioni che possono sconvolgere i tempi prestabiliti per portare a termine il Cammino.

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Con questo articolo vogliamo darvi le informazioni necessarie affinché i vostri piedi siano i vostri migliori alleati e non i vostri peggiori nemici, in modo da rendere il vostro Cammino un po’ più facile.

CONSIGLI PER PRENDERSI CURA DEI PROPRI PIEDI DURANTE IL CAMMINO DI SANTIAGO

Come abbiamo detto in innumerevoli occasioni, è necessario prestare particolare attenzione sia alle calzature sia ai calzini.

I nostri consigli per completare con successo il Cammino di Santiago ed evitare di rimetterci i piedi sono:

VASELINA PER I PIEDI PRIMA DI OGNI TAPPA

Prima di iniziare a camminare bisogna usare la vaselina: in questo modo il piede sarà completamente idratato riducendo così la frizione con lo scarponcini o la scarpa.

Di conseguenza, minore è la frizione, minore è la possibilità di avere vesciche o irritazioni ai piedi.

SCELTA DELLA CALZATURA

Siamo ben consapevoli del fatto che siamo ripetitivi con questo argomento, ma è questo in realtà una parte fondamentale che permette di evitare possibili contrattempi.

Le calzature più indicate sono gli scarponcini da montagna o le scarpe da trekking a seconda del periodo dell’anno in cui abbiamo scelto di intraprendere il Cammino di Santiago.

Come tutti sapranno, è molto importante che le calzature, a prescindere da quali siano, siano state indossate prima di iniziare a camminare:

  • Scarponcini da montagna: sono ideali se si ha intenzione di fare il Camino nei mesi più freddi dell’anno. In questo modo i nostri piedi saranno al riparo dalle intemperie e saranno inoltre ben assicurati, rendendo quindi più facile percorrere ogni tipo di superficie in tutta tranquillità.
  • Scarpe da trekking: Perfette per le stagioni più calde (primavera ed estate). Non offrono la stessa protezione degli scarponcini da montagna, ma sono in grado di offrire una maggiore libertà di movimento e la possibilità di mantenere i piedi più freschi.

ANCHE I CALZINI HANNO LA LORO IMPORTANZA

Non sarà una sorpresa visto che lo abbiamo ripetuto con insistenza, ma è certo che i calzini possono essere la causa principale delle temute vesciche,in quanto sono il primo ed unico indumento a contatto diretto con i piedi.

Calzini Anti-Vesciche

Per evitare la comparsa di funghi e vesciche, si consiglia di portare nello zaino due o tre paia di calze anti-vesciche o calze CoolMax in modo da poterle sostituire non appena iniziano a diventare umide.

DOBBIAMO AVERE UNA PICCOLA BORSA DI PRONTO SOCCORSO

È importante avere un kit di pronto soccorso con articoli essenziali per prendersi cura dei piedi, tra cui questi:

  • Alcool o qualsiasi altro agente disinfettante (antisettico)
  • Garza per qualsiasi tipo di fasciatura in caso di ferita
  • Crema per idratare i piedi
  • Pomata per eventuali ferite
  • Ago da sutura in caso di vesciche grandi
  • Vaselina

CORRETTA IDRATAZIONE DEI PIEDI

È essenziale applicare una comune crema idratante dopo ogni camminata, o qualsiasi altra crema idratante adatta alla stanchezza o al rilassamento muscolare dei piedi.

PRENDERSI CURA DEI PIEDI ALLA FINE DI OGNI TAPPA

In caso contrario, possiamo essere certi che la tappa del giorno successivo sarà un po’ più difficile.

Una volta arrivati all’ostello, laveremo i piedi in modo appropriato, rimuovendo ogni residuo di sporcizia, dopodiché li asciugheremo accuratamente e applicheremo creme idratanti o vaselina, facendoli asciugare all’aria.

Si consiglia inoltre di dormire a piedi nudi per evitare di ammorbidire la pelle e favorire la comparsa di vesciche.

LE LESIONI E I DOLORI PIÙ COMUNI SUL CAMMINO DI SANTIAGO: COME CURARLI?

Qui di seguito parleremo di alcuni dei dolori che si riscontrano più di frequente tra i pellegrini che percorrono i diversi percorsi del Cammino.

VESCICHE

È senza dubbio il dolore più comune sul Cammino di Santiago e purtroppo sono pochi i pellegrini che possono vantarsi di non averne sofferto.

Sono causate da un sfregamento eccessivo sulla pelle, generalmente a causa di scarponcini indossati per un breve periodo di tempo o che non si adattano bene al piede quando si cammina.

Tutti i consigli sopra indicati sono utili per evitare la comparsa delle famose vesciche.

La procedura da seguire per curarle nel momento in cui compaiono è la seguente:

  • Lavare accuratamente il piede: Per eliminare le tracce di sudore e di sporcizia che si formano dopo una lunga camminata.
  • Disinfettiamo la zona in questione: Con iodopovidone (Betadine).
  • Tagliare la vescica: Incidere l’area centrale e rimuovere la pelle che la copre.
  • Lavare la zona in cui si trova la vescica: Con abbondante soluzione fisiologica.
  • Lasciare asciugare “all’aria”: Applicare inoltre una pomata antibiotica in abbondanza e coprire con garze e cerotti.

Dopo questa procedura, è necessario effettuare medicazioni quotidiane per evitare infezioni o la comparsa di importanti complicazioni. Inoltre, se si esegue questa procedura, l’area interessata si recupererà in 5 o 6 giorni.

DISTORSIONI E STRAPPI

I pellegrini sono spesso vittime di distorsioni, generalmente di minore entità, e cadute a causa dei vari dislivelli che ci sono lungo il Cammino.

I sintomi più comuni sono il dolore, il gonfiore e l’incapacità di continuare, dipendendo dalla gravità della situazione.

L’articolazione più colpita da questo tipo di lesione è di solito la caviglia, in particolare il legamento laterale esterno.

Se la distorsione o lo strappo sono lievi

Il pellegrino può continuare il Cammino applicando un impacco freddo e un bendaggio funzionale ma sempre dopo averlo consultato con un medico, in quanto questo tipo di bendaggio può avere un effetto inverso e causare un danno maggiore all’articolazione colpita.

Se la lesione è moderata o grave

Se avvertiamo forti dolori, edemi e riteniamo che i legamenti o le articolazioni possano essere lesi, dobbiamo recarci presso un centro medico per far controllare la lesione da specialisti, così da poter prendere le precauzioni necessarie per evitare che il problema si aggravi.

Questo infortunio colpisce il 17% dei pellegrini ed è difficile da prevenire dato che le distorsioni e gli strappi si verificano a causa di atti involontari. Tuttavia esistono alcuni metodi per prevenire in qualche modo queste lesioni:

  • Indossare scarpe a metà polpaccio: Scarpe da ginnastica o scarponcini che sostengano bene la caviglia, con una buona suola e un sistema che favorisca la traspirazione.
  • Utilizzate entrambi i bastoncini da trekking: Riducono al minimo l’impatto sulle articolazioni e, nelle discese su pietre sconnesse, vi aiuteranno a mantenere la stabilità e quindi a diminuire il rischio di caduta.
  • Eseguire un buon warm up: Ogni giorno dovremmo dedicare circa 15 minuti al warm up e allo stretching di tutti i muscoli prima di iniziare a camminare, in modo da prevenire eventuali infortuni.

TINEA PEDIS (PIEDE D’ATLETA)

Si tratta di un disturbo causato dalla comparsa di funghi sui piedi. È molto fastidioso in quanto si manifesta con la comparsa di piccole ferite tra le dita dei piedi che provocano, nei soggetti che ne soffrono, un forte prurito.

Per evitare l’insorgere di questo problema è indispensabile mantenere una buona igiene personale e non scambiarsi i vestiti con nessun altra persona.

Nel momento in cui si manifestano, dobbiamo applicare lozioni o creme antimicotiche, anche se a volte è sufficiente utilizzare polveri antimicotiche nelle calzature, nei calzini e in qualsiasi altro indumento che entri in contatto con i nostri piedi.

Nel caso in cui questo disturbo si manifesta a causa di un’eccessiva sudorazione, è necessario applicare un determinato trattamento per prevenire questa sudorazione eccessiva in modo da evitare una futura comparsa di questo disturbo.

L’ uso di infradito è essenziale per evitare la comparsa di funghi, sempre, e quando diciamo sempre, significa che dobbiamo usare sempre sandali di gomma per entrare in qualsiasi bagno pubblico o condiviso.

UNGHIE INCARNITE ED EMATOMI SUBUNGUEALI

L’onicocriptosi è ciò che è comunemente noto come unghia incarnita.

Per evitare la comparsa di questo problema dobbiamo sempre tagliare le unghie dei piedi in modo corretto, lasciandole dritte con un lato libero e largo.

Per eliminare questo disturbo, dobbiamo avere una corretta igiene nella zona in questione e posizionare un pezzetto di garza imbevuta di iodio sotto la zona laterale dell’unghia incarnita, cercando di separare l’unghia dalla carne in modo da evitare che continui a far pressione e al contempo proteggendo questa zona dallo sfregamento

Gli ematomi subungueali si presentano come un accumulo di sangue sotto l’unghia e allo stesso tempo la fanno diventare nera Compaiono in seguito all’attrito della parte superiore dell’unghia con gli scarponi a causa del disnivello del terreno. Questo provoca la fuoriuscita e l’accumulo di sangue, formando così un ematoma.

L’ideale è intervenire prima che il sangue sotto l’unghia si secchi, pungendla con un ago caldo e sterilizzato al fine di perforarla e drenare il sangue accumulato.

PER CONCLUDERE…

Speriamo vivamente che non abbiate bisogno di mettere in pratica questi consigli e che possiate vivere un Cammino di Santiago piacevole e senza infortuni, anche se si sa, si dice sempre che prevenire è meglio che curare e, se si da il caso, avete già tutte le informazioni necessarie per poter portare a termine il vostro Cammino.

Se c’è una cosa di cui siamo certi, è che è impossibile frenare il desiderio di portare a termine questa esperienza che, senza dubbio, cambierà la vostra vita per sempre.

Nel caso in cui abbiate qualche imprevisto durante il Cammino, come lesioni o contratture, noi di Pilgrim disponiamo di cliniche di fisioterapia di fiducia lungo tutto il Cammino per aiutarvi a risolvere il vostro problema. Non esitate a chiamarci!

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